lunedì 8 febbraio 2010

Un vecchio post...TRENTA + UNO

Visto che nel post precedente si parla di cambiamenti, ecco che qui vado a riportare un post dello scorso anno che appartiene al mio vecchio blog (che chiuderò definitivamente una volta migrato).
Parla del mio compleanno e si lega un pò al periodo di enorme e rapido cambiamento di vita che sto per iniziare! Ma soprattuto parla di due magnifici dessert che non si possono ignorare!
E quindi et voilà, con un rapido lavoro di copia incolla, ecco a voi il mio post bello e pronto!

TRENTA + UNO (17 luglio 2009)
Giuro non credevo ci sarei davvero arrivata, eppure ho superato la boa dei Trenta (anni) e qualche giorno fa ne ho anche aggiunto uno in più.

Non che pensassi di non arrivarci per qualche disgrazia, ma quando sei giovane il tempo passa molto lentamente e i "trenta" ti sembranno lontani anni luce.
Ed invece eccomi qui, a guardare un pò storto quell'Uno che mi fa uscire definitivamente dai Venti e mi apre il cammino verso i Quaranta!
Questo cosa significa per me? Che è il momento di decidere cosa fare da grande.....
Domandone da mille dollari! Tuttavia la saggezza dell'Uno davanti al Trenta (troppo difficile pronunciare T.rE..nT.U..nO) mi ha fatto capire che voglio fare nientepopodimeno che la Food Designer!
Non so cosa significhi bene sta cosa: so per certo però che ha a che fare col Cibo e col Design, ovvero col Cibo che oltre ad essere Buono è anche Bello. Cosa posso volere di più da un lavoro?
Per testare quanto fosse originare la mia idea, ho cercato sul mitico Google le parole Food+Design e ho scoperto che qualcun'altro ci aveva già pensato un pò prima di me. I Food Designer quindi esistono (quindi non sono totalmente fuori di senno), ma come me non sono ancora ben sicuri di cosa sia esattamente la loro professione.
Di sicuro sono delle persone che come me, stufe del loro lavoro routinario, ne hanno inventato uno nuovo decisamente più saporito!

Le prime ricette nate sull'onda di questa consapevolezza sono state la Panna Cotta allo sciroppo d'acero e la Torta Agra; la prima non richiede commenti, la seconda l'ho chiamata così perchè è un ciambellone morbidissimo al limone (AGRume) e la panna acida (detta anche panna AGRA). [ndr. questa ciambella la trovate in un altro post, basta cercare la ricetta "Ciambella al limone" nel meù delle ricette]

Preparate entrambe in una notte insonne, queste torte sono state, ad insaputa di quasi tutti coloro che le hanno assaggiate, le mie torte di compleanno, festeggiato qua e la in modo silenzioso.

D'altra parte, dopo i Trenta, l'età alle signore non si chiede più! Shhhhhhh!!



PANNA COTTA ALLO SCIROPPO D'ACERO

Ingredienti:
500 ml panna fresca
100 ml latte
100 gr zucchero
1 bustina di vanillina
10 gr di colla di pesce
Sciroppo d'acero

Come si fa:
è la classica panna cotta, anche se alcune ricette non prevedono il latte, ma nel mio caso ho preferito metterlo per rendere il tutto più delicato e un pò più light! Si mette la colla di pesce ad ammollare in poca acqua, si scalda il latte (ma non troppo) e si scioglie la colla strizzata. Ricordatevi di mescolare bene colla e latte, atlrimenti la colla cola sul fondo e rimane li!

Nel frattempo in un pentolino si scalda la panna con lo zucchero e la vanillina e mescolando si porta appena prima del bollore e si toglie dal fuoco. A questo punto si unisce la panna al latte (o il latte alla panna a seconda del contenitore che preferite) e si mescola il tutto.

Ora scegliete gli stampini. Io ho usato quei piccoli contenitori di plastica dei canditi Paneangeli, col coperchio verde acqua, per capirci. Sono carini perchè hanno la decorazione dell'animaletto in rilievo e soprattutto perchè essendo liscissimi, la panna si sforma che è un piacere!

Cmq vanno bene gli stampini che preferite. Si bagnano con acqua fredda e si riempiono con la panna ancora calda. Si lascia rassodare fuori dal frigo per circa quindici minuti. A questo punto si versa a filo lo sciroppo d'acero che essendo più pesante della panna, scende sul fondo. Nel caso degli stampini come i miei, lo sciroppo rimarrà nella forma a rilievo anche una volta sformata la panna, nel caso di stampini piatti scenderà leggermente per i bordi, come col caramello.

Come per la ricetta classica è possibile versare sul fondo prima lo sciroppo d'acero (o il caramello) e poi versare la panna, ma con il mio sistema lo sciroppo, passando attraverso la panna, lascia anche un leggero sapore molto delicato. Ovviamente più la panna si sarà addensata, più tratterrà lo sciroppo durante il passaggio.

Si lascia raffreddare ancora (perchè si sa che i cibi caldi rovinano il frigo) e poi si infila tutto in frigo, finchè rassoda bene. Almeno 4-5 ore, ma più rimane più siete sicuri del risultato!

Per sformare: se avete stampini molto lisci, basta staccare i bordi leggermente con il coltello e poi rovesciare sul piatto lo stampino scuotendolo; se non sono proprio quelli da panna cotta e quindi un pò più ruvidi, basta immergere per qualche secondo la formina in acqua calda e poi rovesciare sul piattino.

La consistenza è morbidissima e liscia, per niente spugnosa e anzi, molto molto light.

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